In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

giovedì 24 novembre 2011

chi è il padrone di bankitalia?

di banche occorrerà parlar tanto.
cominciamo con la Banca d'Italia:

http://giuseppe-veronica.blogspot.com/

martedì 22 novembre 2011

la finanza al potere

Per molto tempo ci siamo illusi che la P2 fosse un fenomeno nazionale animato dai rottami della repubblica di salò.
Era invece l'avanguardia di una rispettabile massoneria in doppiopetto.
Su PIAZZALE LORETO:
L'irresistibile ascesa di Mario Monti
http://giuseppe-veronica.blogspot.com/p/lirresistibile-ascesa-di-mario-monti-co.html

venerdì 18 novembre 2011

bella ciao

LA GENTE E IL POPOLO
commemorazione della Liberazione a Castelletto Ticino (no)
25 aprile 2010


http://giuseppe-veronica.blogspot.com/p/25-aprile-2010.html

pinacoteche

i funerali di un anarchico e le ombre del 900 - l'ultimo bacio e l'antropologia dell'adulterio
passeggiate in una galleria d'arte di provincia


LE PASSEGGIATE ALLA GIANNONI

SI SONO TRASFERITE:
http://grancaffe900.blogspot.com/

giovedì 17 novembre 2011

A.·.G.·.D.·.G.·.A.·.D.·.U.·.


ESAURITO IL LORO COMPITO, LA MASSONERIA DEI GALANTUOMINI LICENZIA GLI SQUADRISTI DELLA P2
Palazzo Giustiniani è un palazzo di, Roma in via della Dogana Vecchia, nel.palazzo hanno sede l'apparta- mento di rappresentanza del Presidente del Senato, la sala Zuccari, gli uffici dei senatori eletti e a vita, dei presidenti emeriti del Senato, alcuni servizi ed uffici dell'amministrazione. Dal 1901 al 1985 è stato anche la sede dell'organizzazione massonica del Grande Oriente d’Italia.
Mario Monti si sente come a casa sua.
L’elenco degli italiani che hanno partecipato almeno una volta al gruppo Bildeberg, la loggia massonica più potente al mondo, comprende 43 nomi.
Di seguito il nome e il cognome dei soci e la carica che ricoprivano al momento della partecipazione alla lobby. Sono tutti interessanti, abbiamo evidenziato quelli che decideranno per noi nei prossimi mesi.
AGNELLI GIOVANNI, Presidente Gruppo Fiat
AGNELLI UMBERTO, Presidente Gruppo Fiat
AMBROSETTI ALFREDO, Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE’ FRANCO, Ufficio italiano per la Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA, Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO, Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI, Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA, Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO, Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIANCARLO, Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLFO, CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO, RCS libri
DE MICHELIS GIANNI, Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO, Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO, Presidente Gruppo FIAT
GALATERI GABRIELE, Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO, Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO, Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO, Deputato – Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER, Direttore generale IMI
MERLINI CESARE, Vicepresidente Council for the United States and Italy
MONTI MARIO, Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO, BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO, Banca Intesa
PRODI ROMANO, Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO, Credito Italiano
RIOTTA GIANNI, Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO, Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO, Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO, Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO, Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney
SCARONI PAOLO, ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO, Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO, Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA, Corrispondente da Parigi – La Stampa
STILLE UGO, Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO, Ministro dell’Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO, Pirelli Spa
nome eliminato in seguito a questa diffida, pervenuta ad altro sito, a cui ci adeguiamo
[Ho ricevuto mandato dall’On. Walter Veltroni di diffidarVi all’immediata rimozione del Suo nome dall’elenco sopra pubblicato, in quanto falso e profondamente lesivo del suo onore e della sua reputazione. Infatti lo stesso non ha mai partecipato al “gruppo Bildeberg”, nè è mai appartenuto ad alcuna loggia massonica o organizzazione segreta. Vi invito, pertanto, ad escludere il nome di Walter Veltroni dall’elenco indicato e a ripristinare la verità dei fatti, informandoVi che in caso contrario sarò costretto, mio malgrado, a tutelare i diritti del mio assistito nelle sedi competenti. Avv. Luca Petrucci]
VISCO IGNAZIO, Banca d’Italia
VITTORINO ANTONIO, Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO, Manager gruppo FIAT
Mario Monti e Franco Bernabè sono attualmente membri della governance del Bildberg
http://www.bilderbergmeetings.org/governance.html

una lettera non pubblicata

[lettera a il manifesto, 6 ottobre 2011]

MODESTA PROPOSTA PER SCATENARE UNA RIVOLUZIONE RAPIDA, DEFINITIVA E GLOBALE


La manovra finanziaria varata dal Governo Berlusconi è evidentemente iniqua. Lo stipendio del dipendente statale resterà fermo per tre anni, mentre il suo padrone di casa continuerà ad applicare periodicamente l’adeguamento ISTAT.

I tre soggetti che pagheranno i costi della crisi sono: evasori fiscali, falsi invalidi, pubblico impiego. Dunque quest’ultimo è assimilato a due categorie illegali di parassiti.

Ne consegue che non solo i dipendenti pubblici devono soggettivamente sentirsi sciolti, per la manifesta disparità di trattamento, dal contratto sociale, ma che lo sono anche dal punto di vista oggettivo, perché parificati ad elementi antisociali.

Essi devono dunque prenderne atto e procedere al compito storico a cui immeritatamente sono stati chiamati: scatenare la rivoluzione.

Si propone qui di seguito un metodo facile, indolore, efficace e globale, giusto, anche divertente - per alcuni aspetti di paradosso – e pur tuttavia responsabile.

Facile. Stabilito il giorno dello sciopero generale della categoria, in luogo dei tradizionali cortei rituali, verranno organizzate disciplinate code dei lavoratori davanti alle banche in cui essi hanno il loro conto corrente, con lo scopo dichiarato e manifesto di chiudere tali conti.

Indolore. Tale decisione non comporta alcun danno per la grande maggioranza dei lavoratori che deposita in banca, per abitudine - o per comodità di poco conto - uno stipendio destinato allo stillicidio completo, o produttivo di un risparmio irrisorio. Non solo, in tempi grami potrà essere vantaggioso: infatti se un creditore impaziente volesse rivalersi su uno stipendio, potrà farlo solo con procedure che comportano un automatico rateizzo (prelievo del quinto), ma una volta depositato sul c/c, lo stipendio, divenuto automaticamente risparmio, è pignorabile in toto.

Efficace e globale. Nell’arco di una mezza giornata fallirà il sistema bancario nazionale e nel volgere di 72 ore lo seguirà il resto della finanza mondiale.

Giusto. Un’interessata pruderie ha di recente sostituito il termine risparmiatore a quello più corretto di speculatore. Con l’evocare l’immagine di parsimoniose ed innocue vecchiette, si vuole ovviamente stornare il sospetto che ci siano dei veri responsabili della crisi. In ogni caso il fallimento del sistema finanziario mondiale li colpirà inesorabilmente, comunque li si voglia chiamare.

Divertente. Di norma le rivoluzioni comportano l’uso del coraggio e della forza dei rivoluzionari. In questo caso, però, si utilizzerà la vigliaccheria e la forza dei controrivoluzionari. Infatti, allorquando accenneremo a mettere in atto il nostro proposito, subito saremo preceduti da reddittieri, evasori, elusori, speculatori, strozzini e profittatori di regime, che si affanneranno, onde mettere al sicuro un bottino ormai inutile, a scannare la vacca che di norma mungevano.

Responsabile. Ci ritroveremo di certo tra macerie, e questo sarà lo spauracchio che verrà agitato – anche a sinistra – da miopi o ipocrite vestali. Ma è uno spauracchio fasullo. L’attuale politica del tirare a campare, dragando le risorse e comprimendo progressivamente i ceti e i popoli più deboli, ha infatti limiti fisici che non permettono di andare oltre il prossimo quinquennio.

Poi, l’unica soluzione sarà la guerra e ci ritroveremo così tra ben peggiori macerie, tutti con almeno un morto da piangere.

Se invece assumiamo la prospettiva di farla finalmente finita con quella diabolica sopravvivenza medievale che è il sistema bancario internazionale, ci ritroveremo senza cartamoneta, ma ancora col bisogno di mangiar pane, curare i malati, seppellire i morti, imparare a leggere, ascoltare una canzone … Ci resterà, insomma, la ricchezza concreta e insopprimibile del lavoro, per il quale ci ingegneremo a trovare più ragionevoli strumenti di scambio.

madonna di comerzo

in libreria:
marco peressi
madonna di comerzo
aljon Editrice 2011
€ 12