In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

venerdì 28 settembre 2012

progressi dell'educazione


Voici la folle qui passe en dansant, tandis qu'elle se 
rappelle vaguement quelque chose.   Les enfants la 
poursuivent à coups de pierre,comme si c'était un 
merle.
(Isidore Ducasse, Chants de Maldoror)

Ci si lamenta, a torto, della scarsa educazione dei 
ragazzi d'oggi, perché   non ci si ricorda di quelli di ieri.
Senza computer e televisione mobilitati a dirottarla 
nell'immaginario, i      bambini di un tempo davano l
ibero sfogo nella realtà alla loro innata crudeltà.
Con frecce ricavate da stecche d'ombrello, se ne 
andavano a caccia di lucertole e di topi, che sventravano allegramente Il sadismo infantile teneva anche saldamente sotto controllola proliferazione di cani e gatti randagi,     eliminandone i cuccioli con raffinati tormenti. 
Soprattutto nei borghi rurali, dove neppure arrivavano 
le giostre dei Luna Park, mancavano oggetti simbolici 
su cui esercitare un'opportuna violenza.
Fortunatamente, ovunque c'era lo scemo del paese cui 
dare la baia.
Storpi, nani e ritardati – così, veniva definita, in quei 
tempi impietosi, la   diversa abilità – erano bersagli che,
per dignità antropologica, davano     ancor maggiore 
soddisfazione
Per i gobbetti alla Nelli, laddove – praticamente, 
ovunque – non ci fosse   un generoso Garrone a 
proteggerli, le elementari erano un calvario.
Rabbrividisco, dunque, a pensare alla vita grama che 
sarebbe toccata a  Oscar Giannino se fosse nato, 
poniamo, nel 1898. 
Con quella faccia sapientemente acconciata a ricordare 
certi umoristici      tappi di sughero, e il guardaroba da 
far invidia alla compagnia di marionette dei fratelli Colla,
 il meschino non avrebbe potuto mettere il naso fuori di
 casa senza essere pedinato da una frotta sguaiata di 
monelli scalzi che lo  avrebbero selvaggiamente 
canzonato lungo tutto il percorso, tirandogli sassi e 
chiamandolo culattone.
Fortunatamente, oggi, anche i bambini dei quartieri 
popolari mostrano un  certo rispetto per i dementi.


A trasformare in oggetto di scherno questi infelici aveva
contribuito la sordida speculazione di impresari di circhi
e cabaret, che nel passato li esponevano alla stregua di
bizzarri animali.
In maniera non dissimile agisce oggi la televisione, che 
in certi programmi sembra volersi ispirare a quei 
baracconi dell'orrore.
Brunetta, Sallusti, Ferrara, Sechi e la Santanché non 
sfigurerebbero nel    cast di un remake di Freaks.
Quello che un tempo si chiamava scherzo di natura fa 
audience, ma la     televisione finge ipocritamente di 
non invitare quegli sventurati per esporrele loro 
deformità, spacciandoli per autorevoli depositari di 
opinioni.            
I poverini ci credono, ma in un mondo dove reale e 
immaginario ormai si confondono, ci credono anche i 
telespettatori che, all'occasione, li votano pure. 
Se dovesse rendersi ancora più esplicita questa identità
tra politica e circo equestre, conoscendo l'indulgenza 
alla celia degli italiani e il drammatico    fabbisogno 
energetico del paese, non è difficile prevedere chi 
vincerà le  prossime elezioni:

Accidenti! Il Monti-bis.
  

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