Voici la folle qui passe en dansant, tandis qu'elle se
rappelle vaguement quelque chose. Les enfants la
poursuivent à coups de pierre,comme si c'était un
merle. (Isidore Ducasse, Chants de Maldoror) Ci si lamenta, a torto, della scarsa educazione dei
ragazzi d'oggi, perché non ci si ricorda di quelli di ieri. Senza computer e televisione mobilitati a dirottarla
nell'immaginario, i bambini di un tempo davano l
ibero sfogo nella realtà alla loro innata crudeltà. Con frecce ricavate da stecche d'ombrello, se ne
andavano a caccia di lucertole e di topi, che sventravano allegramente Il sadismo infantile teneva anche saldamente sotto controllola proliferazione di cani e gatti randagi, eliminandone i cuccioli con raffinati tormenti. Soprattutto nei borghi rurali, dove neppure arrivavano
le giostre dei Luna Park, mancavano oggetti simbolici
su cui esercitare un'opportuna violenza. Fortunatamente, ovunque c'era lo scemo del paese cui
dare la baia. Storpi, nani e ritardati – così, veniva definita, in quei
tempi impietosi, la diversa abilità – erano bersagli che,
per dignità antropologica, davano ancor maggiore
soddisfazione Per i gobbetti alla Nelli, laddove – praticamente,
ovunque – non ci fosse un generoso Garrone a
proteggerli, le elementari erano un calvario. Rabbrividisco, dunque, a pensare alla vita grama che
sarebbe toccata a Oscar Giannino se fosse nato,
poniamo, nel 1898.
Con quella faccia sapientemente acconciata a ricordare
certi umoristici tappi di sughero, e il guardaroba da
far invidia alla compagnia di marionette dei fratelli Colla,
il meschino non avrebbe potuto mettere il naso fuori di
casa senza essere pedinato da una frotta sguaiata di
monelli scalzi che lo avrebbero selvaggiamente
canzonato lungo tutto il percorso, tirandogli sassi e
chiamandolo culattone.
Fortunatamente, oggi, anche i bambini dei quartieri
popolari mostrano un certo rispetto per i dementi.
A trasformare in oggetto di scherno questi infelici aveva
contribuito la sordida speculazione di impresari di circhi
e cabaret, che nel passato li esponevano alla stregua di
bizzarri animali.
In maniera non dissimile agisce oggi la televisione, che
in certi programmi sembra volersi ispirare a quei
baracconi dell'orrore.
Brunetta, Sallusti, Ferrara, Sechi e la Santanché non
sfigurerebbero nel cast di un remake di Freaks.
Quello che un tempo si chiamava scherzo di natura fa
audience, ma la televisione finge ipocritamente di
non invitare quegli sventurati per esporrele loro
deformità, spacciandoli per autorevoli depositari di
opinioni.
I poverini ci credono, ma in un mondo dove reale e
immaginario ormai si confondono, ci credono anche i
telespettatori che, all'occasione, li votano pure.
Se dovesse rendersi ancora più esplicita questa identità
tra politica e circo equestre, conoscendo l'indulgenza
alla celia degli italiani e il drammatico fabbisogno
energetico del paese, non è difficile prevedere chi
vincerà le prossime elezioni:
Accidenti! Il Monti-bis.
In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)
venerdì 28 settembre 2012
progressi dell'educazione
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