In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

domenica 26 ottobre 2014

i bunker di Mussolini

Uno stretto corridoio, lungo di più di 60 metri con un'entrata fino a ieri confusa tra gli alberi. Dentro, appena un paio di nicchie dove ancora oggi si possono vedere uno scrittoio, una branda per appoggiare i bambini, un gabinetto di decenza e un telefono per comunicare con l'esterno. Ma anche un sofisticato impianto di aerazione e filtraggio, in grado di garantire ossigeno a 15 persone per 3-6 ore, più porte antigas e antisoffio Qui Benito Mussolini pensava di ripararsi dai primi attacchi della guerra, nel primo rifugio bellico allestito sin dal 1940 nella sua residenza di Villa Torlonia (dove visse dal '29 al '43), che da oggi apre per la prima volta le ''porte'' al pubblico, in un percorso che dopo sei anni di chiusura recupera anche gli altri due bunker, ricavati successivamente sotto al Casino Nobile.










Nessun commento: