In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

martedì 1 gennaio 2013

ci hanno lasciato nel 2012 [1]

Cesarina Bracco Comincia a lavorare in fabbrica come operaia alla filatura di Tollegno a 13 anni. Sale in montagna con le prime formazioni partigiane, dal 19 settembre del 1943[2]: fu prima staffetta garibaldina del distaccamento "Bandiera", dislocata sulla Serra, quindi membro della 2ª Brigata "Biella" della 75ª Brigata "Giuseppe Boggiani Alpino", successivamente inquadrata nella 5ª Divisione "Maffei" dove rimase sino alla Liberazione. Il suo primo incontro fu con Elvo Tempia commissario politico della 75ª Brigata. Coinvolse poi la cugina Neva e le amiche Nella e Liliana. Tutte e quattro sposarono partigiani delle formazioni biellesi: Cesarina il comandante Ido Festa (Ulcavo), Neva il comandante Piero Germano (Gandhi), Nella Elvo Tempia (Gim), Liliana il comandante Bruno Salza (Mastrilli).
Dopo la liberazione, la Bracco partecipò ai primi scioperi da protagonista e si impegnò nelle battaglie per l'emancipazione delle donne. Fu attivista a Torino del Partito Comunista con il marito.
Luigi Rech Nato a Faller di Sovramonte in provincia di Belluno nel 1926, nel 1927 a solo un anno si trasferisce con la famiglia in Lussemburgo nel "Quartier Italie" a Dudelange, la terza città del granducato. Dopo aver completato gli studi lavora nelle acciaierie Arbed  nella cittadina, dopo aver preso la cittadinanza lussemburghese nel 1956 si iscrive al Partito Socialista Operaio del Lussemburgo e guida per alcuni anni la squadra degli italo-lussemburghesi di Dudelange, l'Alliance Dudelange. Inoltre è stato anche vicepresidente nazionale della Confédération générale du travail luxembourgeoise (CGT-L) e dal 1985 al 1993 viene eletto borgomastro della città, diventando il primo italo-lussemburghese a ricoprire una carica politica.
È scomparso il 6 gennaio 2012 a 85 anni d'età a Dudelange ed è stato sepolto nel cimitero cittadino.
Luigi Vertemati Di famiglia operaia e operaio lui stesso, Luigi Vertemati, figlio del partigiano Vincenzo, lasciò ventunenne la fabbrica per dedicarsi a tempo pieno alla politica come funzionario della Federazione del PSI di Milano, ricoprendo incarichi prima nella Federazione giovanile socialista, quindi negli Enti locali e nel mondo sindacale. 
Nel 1970 è stato eletto segretario regionale lombardo del PSI e, dal 1972 al 1976, segretario della Federazione milanese: anni di crescita politica personale e per il partito.  Alla carriera politica Vertemati presto affiancò quella istituzionale: consigliere del natìo comune di Bernareggio dal 1964 fino al 1985, nel 1970 ne divenne Sindaco , incarico che lasciò per diventare Consigliere Regionale della Lombardia nel 1972.
Per tredici anni, dal 1976 al 1989, è stato membro nella Giunta Regionale della Lombardia ricoprendo diverse cariche: dal 1976 al 1980 assessore al lavoro ed artigianato, dal 1980 al 1983 all’urbanistica, dal 1983 al 1985 Vice Presidente della Giunta Regionale e assessore al lavoro. Infine, dal 1985 al 1989, è stato il primo assessore all’ecologia e all’ambiente della Regione Lombardia, periodo in cui ha ricoperto anche la carica di Vice Presidente del nuovo Consiglio Nazionale dell’Ambiente.
È stato eletto deputato europeo alle elezioni del 1989 nella lista del PSI. Durante la legislatura, è stato vicepresidente della Delegazione alla Commissione parlamentare mista CE-Malta, membro della Commissione per i bilanci, della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese e della Commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori. È stato relatore di una delle più importanti e controverse (record di emendamenti per l'epoca) leggi comunitarie in materia ambientale: la direttiva 94/62/EC sugli imballaggi e rifiuti connessi.
In piena Mani pulite venne richiamato alla guida del PSI milanese , nel tentativo di risollevare le sorti di un partito in rapida dissoluzione. Il crollo elettorale del PSI, nel quale Vertemati coerentemente scelse di continuare la militanza , ne compromise la carriera istituzionale senza però scalfirne la passione politica: fino in fondo è stato fervido animatore delle diverse anime che il Socialismo Italiano ha incarnato dopo la scomparsa del PSI, sempre nel fermo tentativo di riaggregare la diaspora del dopo-tangentopoli.
Franco Della Peruta Docente di Storia del Risorgimento all'Università di Milano, è stato socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei, presidente dell'Istituto lombardo di storia contemporanea; ha diretto o condiretto importanti riviste quali Movimento operaio, Studi storici, Società e storia, Storia in Lombardia. Studioso del Risorgimento di ispirazione marxista, ha indagato con particolare attenzione le correnti democratiche e socialiste, curando, tra l'altro, scritti di Carlo Pisacane, Filippo Buonarroti e l'importante raccolta degli Scrittori politici dell'Ottocento (Milano-Napoli, Riccardo Ricciardi, 1969).
Gevork Vartanian Родился 17 февраля 1924 года в Ростове-на-Дону в семье Андрея Васильевича (1888 года рождения) и Марии Савельевны (1900 года рождения) Вартанян. По национальности армянин. Андрей Вартанян был иранским подданным, директором маслобойного завода, находившегося в станице Степной.
В 1930 году, когда Геворку Вартаняну было шесть лет, его семья выехала в Иран. Его отец был связан с советской внешней разведкой и покинул СССР по её заданию. Прожив шесть лет в Тавризе, семья перебралась в Тегеран. Позиции Вартаняна-отца — человека со связями и солидным положением в обществе, владельца кондитерской фабрики, известной на весь Иран своими сластями, — являлись для него надёжным прикрытием. Используя это прикрытие, Андрей Васильевич вёл активную разведывательную и агентурную работу: вербовки, поддержание связи с нелегалами. Он почти никогда не пользовался финансовыми средствами Центра, обходился теми деньгами, которые зарабатывал сам. В годы Великой Отечественной войны Андрей Вартанян собрал значительную сумму денег, которые были переданы в Центр для постройки танка.
В 1953 году Андрей Вартанян вернулся из Тегерана в Ереван, проработав в Иране на советскую разведку 23 года. Он был патриотом СССР и в таком же духе воспитывал своих детей. Именно под влиянием отца Геворк стал разведчиком. Позже он вспоминал
Nanni Ricordi industriale discografico di sincera ispirazione democratica, ha scoperto, lanciato o prodotto alcuni tra i più grandi nomi della musica leggera, tra cui Giorgio Gaber, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Luigi Tenco, Sergio Endrigo, Enzo Jannacci, Michele, Umberto Bindi, Ricky Gianco, Gianfranco Manfredi, Giovanna Marini, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Ivan Cattaneo, Fabrizio De Andrè, Antonello Venditti, Gianna Nannini e Paolo Conte.
Ugo Spagnoli Nel 1944 ancora studente era entrato nella Resistenza con il nome di battaglia di Valobra fra i garibaldini della Brigata SAP Ivrea.
Nel 1948 si è laureato in giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino con il massimo dei voti discutendo la tesi «Responsabilità internazionale degli Stati per diniego di giustizia».
È stato consigliere comunale di Torino da luglio 1956 ad ottobre 1964.
È stato deputato ininterrottamente dalla IV alla IX legislatura della Camera dei deputati (1963-1986) per il Partito Comunista Italiano del cui gruppo parlamentare è stato vicepresidente nell'VIII e IX legislatura.
Simone Teich Alasia Nato a Budapest nel 1915, medico.
Negli anni Trenta era arrivato dall'Ungheria a Torino per studiarvi Medicina. Nonostante si facesse chiamare Tullio Salvi nel tentativo di sfuggire alle Leggi razziali, il giovane fu identificato, catturato e incarcerato. Riuscito a fuggire dal carcere di Civitella del Tronto, Teich raggiunse l'Italia del Nord e si unì ai partigiani della Valle di Lanzo, per i quali, tra l'altro, organizzò un ospedale di fortuna a Ricchiardi. Dopo la Liberazione, il giovane medico si specializzò in chirurgia plastica all'Università di Torino e a Londra, introducendo poi nel nostro Paese metodologie innovative. Teich ha contribuito alla nascita dell'Ospedale traumatologico (CTO) di Torino, progettando e dirigendo il Centro grandi ustionati. Dal 1985 il professor Teich è Primario emerito e - tramite una Fondazione per lo studio delle ustioni, da lui stesso creata - continua la sua attività di ricerca e di sostegno alla scuola del CTO. Il 27 ottobre 2005, lo studioso ha ricevuto dalla Città di Torino, con Ferruccio Maruffi, presidente dell'ANED piemontese, il "Sigillo Civico".
Theo Angelopoulos Si laureò in legge all'Università di Atene trasferendosi poi nel 1962 a Parigi dove s'iscrisse all'IDHEC-Institut des hautes études cinématographiques per studiare cinema. Nel 1964 tornò in Grecia e diresse fino al 1967 il quotidiano di sinistra "Democratic Ghange" che venne chiuso con l'avvento al potere della dittatura dei colonnelli.
Esiliato, si recò a Parigi e all'età di 33 anni diresse il cortometraggio La trasmissione (1968) che ottenne buoni consensi. Rassicurato da questo esordio, girò il thriller Ricostruzione di un delitto (1970) e la trilogia greca I giorni del '36 (1972), La recita (1975) e I cacciatori (1977) sugli abusi dei vari governi avvicendatisi in Grecia. L'ultima pellicola della trilogia vinse l'Orso d'oro al Festival di Berlino.
Dopo il deludente Alessandro il Grande (1980) tornò nella sua patria e diresse il documentario Viaggio a Cyteria (1984). Firmò poi il film Il volo (1986), girato con Marcello Mastroianni quale protagonista, dopo il rifiuto di Gian Maria Volontè. Altro film importante è Paesaggio nella nebbia (1988), romantica storia di due ragazzini che dopo varie peripezie giungono in Germania dove vive il loro padre.
Firmò il suo capolavoro con la coppia Marcello Mastroianni-Jeanne Moreau nel fim Il passo sospeso della cicogna in cui Marcello interpreta un poeta esule: il film ottenne ampi consensi da parte della critica e del pubblico. Dopo Lo sguardo di Ulisse (1995) iniziato con Volontè, morto durante le riprese, e continuato da un egregio Harvey Keitel, sulla guerra dei nell'ex-Jugoslavia, diresse Bruno Ganz in L'eternità e un giorno (1998). Entrambi i film ebbero un notevole successo al Festival di Cannes. Nel 2004, con La sorgente del fiume, realizzò il primo film di una sua nuova trilogia. Il secondo della trilogia, intitolato La polvere del tempo è stato presentato al festival di Berlino 2009.
I suoi film, insieme a quelli di Alexis Damianos, Michael Cacoyannis e i fratelli Manakis sono tra i più rappresentativi della condizione del popolo greco dall'inizio del XX secolo fino ai suoi giorni.
La sera del 24 gennaio 2012 viene investito da un motociclista e muore per le ferite riportate.

Luciano Cafagna Studioso dei problemi dello sviluppo economico italiano, ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore. Fece parte nel 1950 del gruppo dei Giovani Storici del PCI, ma nel 1956 fu tra i protagonisti della "diaspora" e seguì il destino politico di Antonio Giolitti, di cui è stato uno stretto collaboratore.
All'inizio degli anni sessanta, con i saggi "La formazione di una base industriale in Italia fra il 1886 e il 1914" e "Intorno alle origini del dualismo economico in Italia", si inserì nel dibattito sull'industrializzazione italiana.
Riccardo Peloso Cresciuto in Puglia, ha però vissuto a Roma sin dall'età di sedici anni, e proprio nella capitale divenne in breve tempo, sia nel campo sociale sia in quello culturale, uno dei punti di riferimento della comunità omosessuale.
Diplomato al liceo artistico, studiò alla facoltà di architettura senza laurearsi. Negli anni sessanta Peloso visse stabilmente a Roma - dove lavorava come libraio - frequentando persone di spicco del panorama culturale: instaurò dei rapporti di profonda amicizia con il poeta Dario Bellezza e il giornalista Massimo Consoli.
Nel 1971 Riccardo Peloso aprì il "Kitsch" in via Mameli, il primo "locale gay" di Roma che chiuse dopo sei-sette mesi per l'intervento della polizia («riunione sovversiva»). L'anno dopo inaugurò, in zona Fontana di Trevi, il "Superstar", il quale ebbe grande successo, e per oltre dieci anni (fino al 1985) sarebbe stato un importante punto di incontro per giovani ed artisti.
Nel 1979 organizzò con Fernanda Pivano sulla spiaggia di Castel Porziano una rassegna di poesia omosessuale cui parteciparono Allen Ginsberg, Gregory Corso, William Burroughs e John Giorno.
Enzo Sellerio dopo essersi laureato in giurisprudenza nel 1944, diviene assistente di Istituzioni di Diritto Pubblico alla Facoltà di Economia e Commercio di Palermo nel 1947. Nel frattempo scopre la fotografia e dopo una breve esperienza giornalistica e spronato dal suo amico Bruno Caruso partecipa, nel 1952, ad un concorso fotografico regionale dove vince il primo premio, 50.000 lire; nello stesso anno le sue fotografie vengono pubblicate sulla rivista Sicilia, un periodico quadrimestrale di livello europeo.
Nel 1955 il primo reportage, “Borgo di Dio”, è considerato oggi uno dei capolavori della fotografia neorealista in Italia. Negli anni a seguire una serie di personali lo portano ben presto ai vertici della fotografia nazionale ed internazionale.
Nel 1969, fonda, assieme alla moglie Elvira Giorgianni la "Sellerio Editore",
Lucio Dalla
Lucia Mannucci trasferitasi giovanissima a Milano, frequentò la scuola "Arte del movimento" di Carla Strauss sotto la guida del M° Liliana Renzi.
Superata l'audizione EIAR, nel 1941 venne assegnata come cantante a disposizione delle orchestre radiofoniche. Per alcuni anni fu impegnata in tournée di concerti e riviste teatrali, lavorando, tra gli altri, con Gorni Kramer, Natalino Otto, il Quartetto Cetra.
Il 19 agosto 1944 si sposò con Virgilio Savona, componente del Quartetto Cetra. Tre anni dopo, entrò anch'ella nel gruppo, in sostituzione di Enrico De Angelis. iniziò così tra i due un lungo sodalizio che amalgamava vita privata e lavoro.
Oltre all'attività con i Cetra, Lucia Mannucci fu cantante solista, attrice di musical, presentatrice di programmi televisivi. Assieme al marito, Virgilio Savona, svolse attività di ricerca nell'ambito della musica popolare.
Elio Pagliarani Laureatosi in Scienze politiche a Padova, si trasferisce negli anni quaranta a Milano, dove lavora nella scuola e collabora a giornali e riviste. Negli anni sessanta il poeta si trasferisce a Roma, abitando, fra l'altro, dalla fine degli anni '60 al 1991, nello storico indirizzo di Via Margutta 51 A, interno 29, quello la cui terrazza, un tempo fiorita di gelsomini, rose e viole, troneggia sull'ampio giardino a ghiaietta dello stabile. Collaboratore attivo e presente sulla scena della nuova cultura, Pagliarani, collabora alle più importanti riviste del secondo Novecento, tra le quali Officina, Quindici, Il Verri, Nuovi argomenti, Il Menabò.
Nel 1971 fonda la rivista Periodo Ipotetico diventandone il direttore; fa pure parte della redazione di Nuova Corrente. Negli anni Ottanta fonda e dirige con Alessandra Briganti la rivista di Letterature Ritmica.
Negli anni cinquanta svolge la sua attività come redattore dell'Avanti e a partire dal 1968, diventa critico teatrale per Paese Sera.
Oltre a far parte del Gruppo 63 e ad essere presente nell'antologia dei Novissimi, fu tra i fondatori della Cooperativa di scrittori.

Ando Gilardi nacque ad Arquata Scrivia, in provincia di Alessandria, nel 1921. Cominciò ad occuparsi di fotografia nel 1945, subito dopo la Seconda guerra mondiale. Per conto di una commissione inter-alleata incaricata di raccogliere prove per i processi ai criminali nazi-fascisti, restaurò e riprodusse immagini belliche.
Fu fondatore della Fototeca Storica Nazionale che oggi porta il suo nome. Lavorò come giornalista prima al quotidiano l'Unità, in seguito nei rotocalchi Lavoro e Vie Nuove, proseguendo anche nell'attività di ricerca fotografica. Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta, con le sue riprese etnografiche, collaborò con Ernesto de Martino (Università di Sassari), Tullio Seppilli (Università di Perugia) e Diego Carpitella (Istituto Etnomusicale dell'accademia di Santa Cecilia in Roma).
Dal 1962 si dedica esclusivamente alla fotografia. Alla ricerca storica e all'organizzazione di mostre ed esposizioni, affianca ovviamente la pratica effettiva. Ha partecipato alla ricerca iconografica per la realizzazione delle monumentali enciclopedie Universo e Le Muse ed ha collaborato a numerose riviste del settore. È stato direttore tecnico per alcuni anni di Popular Photography Italiana, e dal 1969 al 1989 anche co-fondatore e condirettore dei periodici Photo 13, Phototeca, Index, Storia Infame..., Materiali, presso la redazione della Fototeca Storica Nazionale. Dal 1984 collabora a Progresso Fotografico con la rubrica Libri.




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