In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

martedì 1 gennaio 2013

ci hanno lasciato nel 2012 [3]

Stefano Tassinari Autore di testi teatrali, letture sceniche e di programmi radiofonici per Rai Radio 3, è stato ideatore e direttore artistico di varie rassegne letterarie, tra le quali La parola immaginata e Ritagli di tempo (ITC Teatro di San Lazzaro). È stato autore di documentari televisivi girati, oltre che in Italia, in Nicaragua, Spagna, Francia, Portogallo ed ex Jugoslavia.
Ha curato la messa in scena di decine di opere letterarie di scrittori italiani e stranieri, collaborando con attori e registi (tra gli altri: Leo Gullotta, Marco Baliani, Ottavia Piccolo, Silvano Piccardi, Antonio Catania, Matteo Belli, Ivano Marescotti, Laura Curino e Renato Carpentieri), musicisti (tra gli altri: Paolo Fresu, Riccardo Tesi, Mauro Pagani, Yo Yo Mundi, Têtes de Bois, Casa del vento, Mario Arcari, Armando Corsi, Antonello Salis, Daniele Sepe, Patrizio Fariselli, Jimmy Villotti, Paolo Damiani e Gianluigi Trovesi) e fotografi (tra gli altri: Mario Dondero, Giovanni Giovannetti, Tano D'Amico, Raffaella Cavalieri, Luca Gavagna e Dario Berveglieri).
Vicepresidente dell’Associazione Scrittori Bologna, ha scritto di letteratura su quotidiani e riviste.
È stato direttore e fondatore di Letteraria (rivista semestrale di letteratura sociale), legata dapprima ai nuovi Editori Riuniti e poi dal 2010 a Edizioni Alegre.
È stato prima militante di Avanguardia operaia, poi segretario della federazione ferrarese di Democrazia proletaria, infine (dopo una parentesi nei Verdi arcobaleno), è stato militante del Partito della Rifondazione comunista, fondatore e animatore del circolo PRC "Victor Jara" di Bologna.
È scomparso nel 2012 all'età di 56 anni dopo una lotta contro una grave malattia durata otto anni.
Graziella Riga Nata a Cortale settant'anni fa,figlia di un maestro si laurea giovanissima in lettere classiche a Pisa e insegna prima nelle scuole medie del comprensorio di Lamezia Terme e poi al Liceo Classico fiorentino di Lamezia Terme.
Attivista politica e sociale,lotta per abbattere le gabbie salariali che penalizzavano i lavoratori del sud Italia,lotta per il diritto allo studio e per la pace in Vietnam,si iscrive giovane al Partito Comunista Italiano seguendo l'esempio dei suoi fratelli e nel 1970 viene eletta negli organismi dirigenti della Federazione PCI di Catanzaro e successivamente candidata ed eletta al Consiglio Comunale di Lamezia Terme ed al Consiglio Provinciale di Catanzaro,negli anni 70' si candida per il PCI anche al Consiglio Regionale calabrese ma non viene eletta.
Alle Elezioni politiche italiane del 1972 si candida nella lista PCI, capeggiata da Pietro Ingrao,alla Camera dei Deputati e viene eletta e riconfermata alle successive elezioni politiche del 1976[1]. Nella sua attività di Deputato è molto legata politicamente a Pio La Torre con il quale lavora a stretto contatto nella Commissione parlamentare Agricoltura.Dopo l'esperienza parlamentare continua ad occuparsi di politica nel PCI poi nel PDS e nei DS ma negli ultimi anni non aderisce al Partito Democratico e si iscrive a Sinistra Ecologia Libertà diventando componente della Direzione provinciale di Catanzaro.
Muore a Lamezia Terme il 14 maggio 2012.
Carlos Fuentes
Arno Lustiger, storico e scrittore, è sopravvissuto all'Olocausto dopo aver subito la prigionia in vari campi di concentramento e l'internamento ad Auschwitz. È stato tra i fondatori della Comunità ebraica di Francoforte.

Giuseppe Bertolucci.  Figlio del poeta Attilio, mosse i primi passi nel mondo del cinema facendo da aiuto del fratello maggiore Bernardo nel film La strategia del ragno (1970) per esordire l'anno dopo come regista nel mediometraggio I poveri muoiono prima, seguito dal film per la televisione Andare e venire (1972). Nel 1975, assieme al fratello Bernardo e a Franco Arcalli, scrisse la sceneggiatura di Novecento. Nello stesso anno scrisse il monologo teatrale Cioni Mario di Gaspare fu Giulia per Roberto Benigni, da cui fu tratto il film del 1977 Berlinguer ti voglio bene. Lavorò alle sceneggiature di La luna di Bernardo Bertolucci, Tu mi turbi di Benigni, Non ci resta che piangere di Benigni e Massimo Troisi.
Nel 1980 il Partito Comunista Italiano, di cui egli era simpatizzante, gli commissionò un'inchiesta interna: ne nacque il documentario Panni sporchi. Nel 1984 girò Segreti segreti, con un grande cast femminile; nel 1988 dirige Diego Abatantuono, Paolo Rossi e Laura Betti ne I cammelli. Nel 1994 fu la volta del film Troppo sole, con una multiforme Sabina Guzzanti. Del 1999 è Il dolce rumore della vita, del 2001 L'amore probabilmente. Per molti anni fu presidente della Cineteca di Bologna.

Tommaso Rossi è stato un politico italiano, esponente del Partito Comunista Italiano e parlamentare europeo.
È subentrato al Parlamento europeo il 28 gennaio 1985 in sostituzione di Alfredo Reichlin, dopo essere stato candidato alle elezioni europee del 1984 per le liste del PCI. È stato membro della Commissione per l'agricoltura, la pesca e l'alimentazione e della Delegazione per le relazioni con Malta. Ha aderito al gruppo parlamentare "comunista e apparentati".
Durante la Seconda guerra mondiale aderì al Corpo Italiano di Liberazione, combattendo a fianco degli Alleati nella guerra di liberazione italiana. Nel 2011 è stato nominato nel Comitato d'Onore dell'ANPI di Reggio Calabria.


Vincenzo Guerrazzi Nasce in un piccolo paese dell'entroterra calabrese e, perduto il padre (vittima dei nazifascisti nell'eccidio della Benedicta) in tenerissima età, dopo l'infanzia e l’adolescenza vissute in una Calabria rurale e primitiva, si trasferisce a Genova, dove, ancora minorenne, viene assunto alla Fabbrica Ansaldo, Meccanica Varia, e vi resta per diciotto anni. Nel 1975 si licenzia per dedicarsi a tempo pieno alla scrittura e alla pittura, attraverso le quali compie un percorso di impegno civile, sociale, politico.
La sua arte, sia narrativa che pittorica, è legata alla realtà che tratta e che rappresenta. Nelle sue opere ogni estrosità figurativa o letteraria è funzionale alla comunicazione del messaggio che contiene; ossia, prima di come esprimere è importante cosa esprimere, per aprire gli occhi alle società del proprio tempo, scuotere le coscienze, fare luce su ciò che viene iniquamente tenuto nel buio.
Guerrazzi "fonda" così il primo quotidiano-murale: "L'urlo della notte" nei gabinetti della fabbrica, luogo dove gli operai scrivono sui muri frasi e pensieri, che saranno poi raccolti e pubblicati all'interno del primo romanzo completo di Guerrazzi, Nord e Sud uniti nella lotta, libro spregiudicato nel linguaggio, censurato, discusso, ma poi finalista al Premio Sila nel 1975. Scrive e pubblica settimanalmente sui quotidiani locali, Il Secolo XIX e Il Lavoro dei racconti inerenti alla condizione operaia negli anni '60 e '70, e anche questi saranno poi riuniti nel romanzo Le ferie di un operaio del 1974.
Dopo avere curato un'inchiesta all'interno (e dall'interno) del contesto operaio, intitolata L'altra cultura (1975), ne realizza altre due, I Dirigenti nel 1976, e Gli Intelligenti nel 1978; entrambi denuncia di superficialità, disimpegno, incompetenza, malcostume, goffaggine, tracotanza delle classi dirigente e "intellettuale". È il punto di vista che Guerrazzi esprime anche in pittura: quadri storico-politici, ambientati nella fabbrica.
Giuseppe Chiarante. Si forma nell'ala della Democrazia Cristiana capeggiata da Giuseppe Dossetti, caratterizzata dalle posizioni più progressiste, venendo eletto ancora giovanissimo nel Consiglio nazionale del partito. Nel 1953 Chiarante partecipa alla nascita e alla crescita del movimento, poi organizzato in corrente, della cosiddetta DC di "Base", insieme a Giovanni Galloni, Giovanni Marcora e Luigi Granelli, tutti esponenti del cattolicesimo di sinistra.
Nel 1955, a seguito di un duro scontro con la segreteria di Amintore Fanfani, lascia la DC e assieme al gruppo dell'intellettuale Franco Rodano promuove la nascita del settimanale Il Dibattito politico. Nel 1958, con Lucio Magri, abbraccia la cultura politica marxista e approda al Partito Comunista Italiano. Dal 1972 al 1979 Chiarante è stato deputato per il PCI, mentre dal '79 fino al 1994 ha ricoperto il ruolo di senatore. È stato anche direttore di Rinascita e Critica marxista.
Dirigente comunista legato alla corrente di Enrico Berlinguer, nel congresso del PCI del 1989 si oppose alla Svolta della Bolognina intrapresa dal segretario Achille Occhetto, il quale si proponeva di abbandonare il comunismo, sottoscrivendo la 'mozione 2' di Alessandro Natta, Pietro Ingrao e Aldo Tortorella. Ciò nonostante, Chiarante è rimasto nel partito erede del PCI, il Partito Democratico della Sinistra (PDS), rappresentando con l'amico Tortorella la componente dei comunisti democratici. Ha anche presieduto il gruppo del PDS al Senato tra il 1992 e il 1994.
Il 1º aprile 1999, mentre il governo di Massimo D'Alema (presidente dei DS, già PDS) decide di sostenere la guerra del Kosovo, Chiarante abbandona i DS assieme a Tortorella, condannando l'azione militare. Diviene così membro della presidenza dell'Associazione per il Rinnovamento della Sinistra (ARS), con l'obiettivo di ricostruire una sinistra critica e alternativa alle forze moderate e centriste, oltre che di riattualizzare la "questione morale" di Berlinguer. Scrive anche per la rinata rivista Critica marxista, organo dell'ARS.
Renato Nicolini

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