In quanto uomo, m'impegno ad affrontare il rischio dell'annientamento perché due o tre verità gettino sul mondo
la loro luce essenziale (Frantz Fanon)

martedì 1 gennaio 2013

ci hanno lasciato nel 2012 [2]


Tonino Guerra Maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale viene deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf.
« Mi ritrovai con alcuni romagnoli che ogni sera mi chiedevano di recitare qualcosa nel nostro dialetto. Allora scrissi per loro tutta una serie di poesie in romagnolo. »
Dopo la Liberazione si laurea in pedagogia presso l'Università di Urbino (1946), con una tesi orale sulla poesia dialettale. Fa leggere i suoi componimenti a Carlo Bo; ottenuti riscontri positivi, decide di pubblicarli, a sue spese. La raccolta s'intitola I scarabocc (Gli scarabocchi); Bo ne firma la prefazione. Attorno a lui si forma a Santarcangelo un gruppo spontaneo di giovani poeti, di cui fanno parte anche Raffaello Baldini e Nino Pedretti.
Al 1952 risale l'esordio come prosatore con un breve romanzo, La storia di Fortunato. Nel 1953 si trasferisce a Roma, dove avvia una fortunata attività di sceneggiatore. Nella sua lunga carriera ha collaborato con alcuni fra i più importanti registi italiani del tempo (Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, i fratelli Taviani, ecc.). Dalla collaborazione con il regista ferrarese Antonioni, gli giungerà anche la nomination al premio Oscar nel 1967, per il film Blow-Up. Negli anni ottanta torna in Romagna. Dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro romagnolo, che gli ha conferito la cittadinanza onoraria in riconoscenza dell'amore dimostrato nei confronti di questo territorio. Muore all'età di 92 anni a Santarcangelo il 21 marzo 2012.
Antonio Trabucchi 
Mario Socrate Professore emerito alla Terza Università di Roma, è stato tra i fondatori della rivista “Città aperta”.
Oltre a una notevole produzione come ispanista (Il linguaggio filosofico della poesia di Antonio Machado, presentazione di Cesare Segre, Padova, Marsilio, 1972; Il Riso Maggiore di Miguel de Cervantes, La Nuova Italia, 1997) e traduttore (Luis de Góngora, Poesie, Modena, Guanda, 1942; Federico Garcia Lorca, Sonetti dell'amore oscuro: e altre poesie inedite, Milano, Garzanti, 1985) vanta un’intensa attività come poeta e romanziere.
Con la raccolta Punto di Vista (Milano, Garzanti, 1985) ha vinto il Premio Viareggio per la poesia.
È stato anche autore di testi per canzoni (Ballo tondo del Vietnam; Noi lo chiamiamo Vietnam, musica di Fiorenzo Carpi) e attore in Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini.
Omar Calabrese
Antonio Ghirelli Iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1942, partecipò alla Resistenza italiana e diresse Radio Bologna Libera, un'emittente radio che dipendeva dalla Quinta Armata USA.
A Milano collaborò con L'Unità e Milano Sera. Insieme alla moglie, per un breve periodo lavorò anche come traduttore per Topolino. Fu poi incaricato dal direttore di Paese Sera di curarne la parte sportiva e di collaborare anche per la terza pagina. A seguito della rivoluzione ungherese del 1956 lasciò il PCI per aderire al Partito Socialista.Interruppe la collaborazione con Paese Sera e diventò impaginatore dell'edizione romana de La Gazzetta dello Sport. Venne quindi chiamato a dirigere Tuttosport.
Collaborò con varie testate (Sud, Nord e Sud, Il Politecnico) e divenne capo redattore di Repubblica d'Italia. Collaborò in seguito con l'Avanti!, il Corriere della Sera e Il Mondo e fu direttore de Il Globo. Dal 1966 al 1972 diresse il Corriere dello Sport. Nel 1978, subito dopo l'elezione di Sandro Pertini alla Presidenza della Repubblica, divenne capo ufficio stampa del Quirinale.
Si dimise nel 1980 per le polemiche generate dalla diffusione di un comunicato stampa in merito alla richiesta di dimissioni del ministro dell'Interno Francesco Cossiga, che Pertini avrebbe auspicato in seguito alle voci di favoreggiamento a beneficio del terrorista di Prima Linea Marco Donat Cattin, figlio del parlamentare democristiano Carlo. In seguito, Ghirelli dichiarò di aver offerto le proprie dimissioni in accordo con Pertini, per tutelare un suo giovane collaboratore che aveva scritto il comunicato in sua vece.
Durante i due governi Craxi (1983-1986) fu capo ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel 1986 fu nominato direttore del TG2. Dal 1988 al 1989 diresse 'L'Avanti!. Nel 2008 ha aderito al Partito Socialista Italiano

Rosario Bentivegna
Nato a Roma il 22 giugno 1922, medico, morto a Roma il 2 aprile 2012. Medaglia d'argento al valor militare.
Già negli anni del liceo fu un attivo antifascista. Con Leonardo Jannaccone, Corrado Nourian e Nino Baldini costituì, infatti, nel 1939, un gruppo detto di "unificazione marxista", che attirò presto l'attenzione della polizia fascista. Arrestato nel 1941, dopo la scarcerazione Bentivegna aderì nel 1943 al Partito comunista. Con l'armistizio e la formazione dei Gruppi di azione patriottica, fu tra i più valorosi protagonisti della Resistenza, sia a Roma (assalto a militari tedeschi in piazza Barberini, attacco ad un corteo fascista in via Tomacelli) che nella zona della Casilina, dove comandò formazioni partigiane.
Il 23 marzo del 1944 con Carla Capponi (che sarebbe poi stata sua moglie), fu tra gli autori dell'attentato di via Rasella, che mise fuori combattimento 33 soldati delle SS e che fu il pretesto per la strage delle Fosse Ardeatine. Pochi mesi dopo la liberazione della Capitale, Bentivegna decise di continuare la sua lotta contro i nazifascisti in Jugoslavia e in Montenegro.
Rientrato in Italia dopo la conclusione del conflitto, questo valoroso combattente (che per un paio d'anni fu anche redattore del giornale l'Unità, prima di riprendere gli studi e di dedicarsi alla professione di medico), è stato sottoposto per le sue imprese di partigiano a numerosi processi, dai quali è uscito sempre assolto per la legittimità delle sue azioni.


Miriam Mafai
Nata a Firenze il 2 febbraio 1926, giornalista, scrittrice e parlamentare del PDS.
Figlia del pittore Mario Mafai, fondatore con Antonietta Raphael e con Scipione della “Scuola romana”, aveva preso parte, giovanissima, alla Resistenza nella Capitale. Dopo la Liberazione si è impegnata nell’attività politica e nel giornalismo. Dal 1951 al 1956 è stata assessore comunista al Comune di Pescara. Il 1957 la vede a Parigi come corrispondente del settimanale Vie Nuove. Nel 1960 è redattrice parlamentare dell’organo del PCI l’Unità. Dal 1965 al 1970 ha diretto Noi Donne. Inviato speciale  prima di Paese Sera e poi di la Repubblica, ha presieduto dal 1983 al 1985 la Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Ha scritto molti libri, dei quali ricordiamo qui, del 1979, L’apprendistato della politica: le donne italiane nel dopoguerra. Nel 1992 ha pubblicato Il lungo freddo: storia di Bruno Pontecorvo, lo scienziato che scelse l’URSS. Del 1996 sono: Botteghe Oscure addio:com’eravamo comunisti e Dimenticare Berlinguer: la sinistra italiana e la tradizione comunista, che vinse il “Premio Cimatile”. Dell’anno successivo è Il sorpasso: gli anni straordinari del miracolo economico, 1958-1963. Con Vittorio Foa e Alfredo Reichlin ha pubblicato nel 2002 Il silenzio dei comunisti. Di Miriam Mafai (che è stata per molti anni compagna di Giancarlo Pajetta, che è stata anche parlamentare - eletta come indipendente del Partito Democratico della Sinistra - e che nel 2005 ha ottenuto il “Premio Montanelli” per il suo contributo allo sviluppo della cultura italiana e all’emancipazione delle donne), nel 2006 è uscito Diario italiano, 1976/2006
Guido Fanti Nato in una famiglia della media borghesia (padre pittore e madre casalinga) frequenta la facoltà di Scienze Biologiche dell'Università di Bologna, ma è costretto purtroppo ad abbandonare anzitempo gli studi a causa della Seconda guerra mondiale. Chiamato alle armi nel novembre del 1943, abbandonerà l'esercito fascista e aderirà poco dopo alla Resistenza partigiana.
Il 21 aprile del 1945 si iscrive al Partito Comunista Italiano, che gli darà alcuni incarichi di partito. Nel 1960 diventa segretario provinciale e regionale del PCI, mentre cinque anni dopo entrerà nella direzione nazionale. Consigliere comunale dal 1957, il 2 aprile 1966 viene eletto sindaco di Bologna: Fanti prende quindi il posto di Giuseppe Dozza, anche lui comunista.
Nel 1970 Guido Fanti si dimette dall'incarico di primo cittadino del comune emiliano e si candida alle elezioni regionali, diventando il primo presidente della regione Emilia-Romagna. Tra le riforme più importanti da lui realizzate in questa veste, ricordiamo la ristrutturazione del centro storico, l'introduzione delle urbanizzazioni secondarie e il potenziamento dell'Aeroporto di Bologna-Borgo Panigale.
Scaduto il suo mandato di Presidente, dal 1976 al 1987 viene eletto deputato nazionale mentre dal 1979 al 1989 è parlamentare europeo. Dal 1984 fino allo scadere del suo mandato è anche vicepresidente del Parlamento europeo di Strasburgo. Dopo che il PCI si trasformò in Partito Democratico della Sinistra Fanti ha abbandonato la politica attiva per dedicarsi a progetti letterari e sociali..
Guido Cappelloni. Nato da una famiglia del ceto medio impiegatizio, compì studi regolari e nel 1944 si iscrisse al Partito Comunista Italiano. A conflitto ultimato completerà i suoi studi laureandosi in giurisprudenza. Nel periodo che va dal 1948 al 1969 sostenne numerose proteste popolari: quella dei comunisti dopo l'attentato a Palmiro Togliatti (1948); quella delle lotte mezzadrili nelle Marche; quella degli studenti e dei giovani (1968) e quella degli operai, chiamata anche autunno caldo (1969).
Consigliere comunale e poi provinciale di Ascoli Piceno, venne successivamente eletto segretario della federazione nel 1956 e poi regionale nel 1964. È membro del Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano dal 1962. Nel 1968 si trasferì a Roma. Esponente di spicco del Partito Comunista Italiano, nel 1976 sarà eletto per la prima volta deputato nella Camera dei deputati. Tra i vari incarichi ricoprirà anche quello di responsabile ceti medi e cooperazioni, e poi quello di tesoriere del partito. Nel congresso del 1983, presentò i cosiddetti emendamenti Cossutta-Cappelloni.
Dopo la Bolognina, al XIX e al XX Congresso si batte con Cossutta contro lo scioglimento del PCI. Il 15 dicembre del 1991 sarà tra i fondatori del Partito della Rifondazione Comunista, di cui fu Tesoriere dal 1992 al 1996. 

Angelo Rossi, Lanfranco, , nel 1944 era studente di musica e faceva parte del 5º distaccamento della 3ª Brigata Garibaldi "Liguria". Emilio Casalini, comandante del distaccamento, aveva scritto il testo di Siamo i ribelli della montagna, e chiese proprio a Rossi di arrangiare il nuovo brano; nel corso di un servizio di sentinella svolto sul Monte Pracaban, "Lanfranco" riuscì a mettere in musica il testo, trascrivendone le note su un foglio di carta da pacchi. Nacque così uno dei più celebri canti della Resistenza.
Terminato il conflitto bellico, Rossi divenne maestro di musica e fece parte per circa dieci anni dell'orchestra di Don Marino Barreto Junior, scrivendone e arrangiando i testi delle canzoni. Firmandosi con lo pseudonimo "Matanzas", arrangiò Hasta la vista señora, il maggior successo discografico di Don Marino; e inoltre: Cinque minuti ancora, Visino de angelo, Sivori cha cha cha. Con Giorgio Calabrese scrisse Regalami una notte.
Ahmed Ben Bella

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